Nel marzo e aprile del 2008 il cuore del Ticino e della Mesolcina ha pulsato in Pittureria. Centinaia di operai sfidavano lo staff manageriale di un colosso elvetico. Era giusto porre in dubbio una linea economica, era vero che i calcoli non indicavano la realtà, era possibile offrirsi uno sbocco diverso? Lo sciopero ci ha posto interrogativi, ci ha creato tensioni nell’oscillare delle notizie, ci ha uniti e mobilitati. Soprattutto ha obbligato gli altri a guardarci. Molti di noi si sono a momenti scoperti diversi, più aperti verso forme d’azione che consideravano inutili, superate e persino illegali oppure più disponibili verso manifestazioni identitarie al limite dello sciovinismo. Quanto ci ha fatto bene questo sciopero pieno di dignità. È stato un perno che ha iniziato a cambiare il futuro del sindacato, ma le autorità, la Chiesa non sono rimaste immuni. Tutti loro e tutti noi dobbiamo dare corpo alla frase del leader riconosciuto del movimento, Gianni Frizzo: «Il nostro valore non sono i capitali, sono le persone». Il libro è stato costruito su questi aspetti. Inizia ricordando l’importanza dell’azienda nel tessuto economico regionale, il legame che in oltre un secolo si è costruito tra la popolazione e la «sua» Officina. Ricostruisce poi i motivi che portano alla crisi, dandone già una prima interpretazione. Molto spazio è lasciato alla cronaca, alle persone, allo sciopero vissuto giorno per giorno. Seguono tre interventi di approfondimento legati all’aspetto economico, alle prese di posizione politiche e istituzionali e ai simboli, vecchi e nuovi, che la fervida mente di operai e sostenitori hanno creato; chi ha dimenticato il simpatico trenino che sbanda, le tute appese in Pittureria, il «Giù le mani dai nostri papà» che dava la vera profondità della decisione di licenziare, di spostare il lavoro. Alla fine parlano loro, i protagonisti, vivaci, spontanei, seri e preparati, realisti ma anche pronti a nuovi slanci.
Cent’anni tra matite e quaderni
CHF 25.00Nel 2025 è stata inaugurato la nuova scuola “Sottochiesa”, per l’occasione sono stati raccolti i ricordi delle vecchie scuole di paese. Questa antologia di racconti, che copre cent’anni di vita scolastica, verrà utilizzata nelle scuole di Capriasca, perché gli allievi non abbiano a perdere la memoria di quanto c’è stato prima di loro.
Pagine : 160
Formato: 16 x 22.5 cm
Lingua: Italiano
ISBN: 978 88 947010 9 8